Artista: Marco Lanternino
Resto ancora a guardare in quei campi
le baracche, perché nel mio cuore
quel filo spinato, non è ancora del
tutto tagliato. Sento ancora sulla pelle
tutto quel freddo…. tutta la paura… il fango
d’odio gettatoci addosso, vivendo giorni
interi senza mangiare, guardati a vista,
come branchi di animali da non disperdere,
vivendo giorni senza amore, perfino i silenzi
creavano angoscia! Ci portavano via tutto…
strappandoci la dignità. Riuscire a comprendere
è impossibile… far conoscere è necessario.
Quel filo serve per non dimenticare, per ricordare
con forza, perché questo passato
resti vivo nei cuori della gente, che non sarà mai
troppo lontano, per impedire che accada ancora,
quindi, fissate quel filo spinato che è ancora là
a indicare i confini del campo, non è ancora del tutto
tagliato, è ancora dentro noi, nei nostri incubi.
Testimoniare, servirà per rendere il mondo migliore.
Indossiamo una maschera, per nascondere le nostre
Paure e, per dare speranza e amore alle nuove generazioni.
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